Da oltre un secolo la famiglia Di Ciommo si fa portavoce di una tradizione casearia che mette al primo posto la cura del bestiame: nella masseria nessuna mucca nasce “per caso”. Il patrimonio genetico di ogni animale viene accuratamente schedato e preservato e ogni capo ha un nome e un pedigree. Le oltre 1.500 mucche da latte, di razza Frisone e Jersey, vengono allevate e nutrite con mangimi naturali, per assicurare l’alta qualità del loro latte. Il vessillo del caseificio è uno tra i più antichi formaggi del Mezzogiorno, già citato da Ippocrate nel 500 a.C.: il caciocavallo. Uniforme e compatto, questo formaggio a pasta filata viene trasformato subito dopo la mungitura, in modo da preservare quella naturale fragranza che solo un prodotto genuinamente fresco possiede. Ogni forma viene lavorata a mano da esperti casari, con una tecnica rimasta invariata nei secoli. Al palato ha un gusto dolce nelle prime settimane che si intensifica fino ad assumere una sfumatura piccante. Il cacio Posticchia Sabelli è splendido gustato al naturale o grigliato, accompagnato da un buon bicchiere di rosso. Ma se volete un consiglio da intenditori, usatene la “testa” per insaporire zuppe e minestre. E se vi capitasse l’opportunità, vi consigliamo di assaggiare anche le freschissime mozzarelle di casa Di Ciommo, la loro eccellente burrata (un’esperienza sublime) o lo yogurt, l’ultimo nato, tutti prodotti rigorosamente dal latte delle loro mucche. Sarà un’esperienza che le vostre papille non dimenticheranno tanto facilmente.
