Lo Strolghino di Culatello, la Spalla di San Secondo Cotta e il Prosciutto di Parma sono esperienze di gusto irrinunciabili che rimandano all’origine del salume e alle emozioni legate agli antichi sapori delle terre di Parma, soprattutto se a firmare queste gemme è il Prosciuttificio San Michele, con il marchio Terre Ducali. Stiamo parlando di un’azienda che per quanto riguarda la tracciabilità e la trasparenza della filiera non ha eguali in tutto il continente. Oltre alla certificazione biologica CPB, Terre Ducali può vantare una serie di attestati che qualificano in maniera inequivocabile la bontà di tutti i suoi prodotti, tra cui la certificazione ISO 22005 di rintracciabilità di filiera, ISO 18001 di sicurezza nei luoghi di lavoro, ISO 22000 di sicurezza alimentare, l’IFS (International Food Standard) la BRC (British Retails Consortium) e la certificazione EMAS (Eco Management and Audit Scheme). La famiglia Sartori e la famiglia Gherri (nella foto, Giulio), concentrando in un’unica struttura produttiva tutte le lavorazioni salumiere italiane, concretizzano il famoso motto “del maiale non si butta via niente”. Una gamma completa che, partendo dal benessere dell’animale nella fase dell’allevamento, propone eccellenti prosciutti crudi stagionati, specialità arrosto, coppe, pancette e salami. Un altro motivo di straordinarietà di Terre Ducali è la scelta a favore dell’ambiente di impiegare fonti alternative finalizzate alla riduzione del consumo di acqua e al recupero di energie termiche.
