Nel 1975, dopo 40 anni di esilio, Guerrino Fongaro (nella foto insieme ai nipoti) decide di tornare nella sua terra di origine e deve aver generato non poco stupore fra i viticoltori confinanti, quando iniziò a impiantare vigneti di nuova concezione, a utilizzare impianti di irrigazione a goccia, quasi si trovasse in Israele e non sui Monti Lessini. Era l’inizio della “nuova agricoltura” che, al contrario di quella industriale, ripudiava i prodotti chimici di sintesi. È Guerrino per primo a vinificare l’uva Durella, caratterizzata da una forte acidità, che fino al suo arrivo veniva venduta a francesi e piemontesi che la destinavano alla spumantizzazione. Poi è venuto il tempo del figlio Gianni che ha conquistato, con il vino e con la sua simpatia, mezza Europa, e adesso è il momento dei figli di Gianni che continuano a sviluppare le idee e le intuizioni del nonno. Il loro Lessino Durello Metodo Classico, dalla lunga fermentazione in bottiglia, conquista premi e mercati per quel suo sapore pieno, per la sua eleganza e per i sentori di pane e di pesca. Il Monti Lessino Etichetta Nera DOC riposa anche per 20 mesi nelle barriques e diventa aperitivo superbo e compagno di piccole meditazioni. Ma è tutta la gamma dei bianchi Fongaro a meritare la menzione. La Couvee (Durella, Chardonnay e Sauvignon), il Garduchar (con l’aggiunta di uva Garganega) e il Monti Lessino Durello DOC, il loro bianco secco dal colore giallo paglierino. Innovazione e passione per rilanciare un’uva e un territorio e per affermare la qualità della viticoltura veneta.
