alla scoperta di cortili e giardini nascosti

Se ami la scoperta dell’inaspettato, se ti senti curioso, se ami il glamour ma pure il bucolico, se ti senti cittadino ma vuoi anche la campagna, allora Milano è il posto giusto. è questa la città che coniuga gli opposti. In un solo weekend, camminando tra vie cariche di architettura e shopping, si possono scoprire angoli di pace nascosti che brulicano di vita parallela. Meravigliosi cortili in ogni quartiere svelano il doppiofondo della città: in corso Venezia i giardini dei palazzi nobiliari come Palazzo Isimbardi e Casa Fontana Silvestri, fino ai Giardini di Porta Venezia hyaluronic acid injections cost ; lungo le Cinque Vie e a Brera le botteghe di artigiani e antiquari e pret-A-porter, sul Naviglio Grande gli atelier di artisti e in Corso San Gottardo ciò che resta dei vecchi opifici. Il quartiere Isola e la zona di via Tortona racchiudono i luoghi del design e della creatività come il laboratorio Algranti Lab, a Lambrate si snodano le gallerie d’arte. In alcuni cortili si può anche pranzare, magari sotto una pianta in fiore. Non facili da trovare, ma occasione da non perdere per un’esperienza tutta locale. Nella periferia sud della città, dove un tempo c’erano cascine e campi coltivati, abbazie e monasteri, si trovano alcuni dei ristoranti piA? suggestivi della città: Erba Brusca, Shambala, 4Cento. Ma il più antico e legato alla storia di Milano è sicuramente Al Garghet: una trattoria milanese doc il cui edificio risale al XIII secolo. Per chi invece ama la tranquilla comodità del centro città, la sorpresa arriva nel caotico Piazzale della Stazione di Porta Genova. Senza un suggerimento ci si lascia facilmente attirare dalle mille alternative che il quartiere offre, ma la vera gioia è al civico 3.

gita a Milano insieme a Leonardo

Milano è Leonardo, ma serve immaginazione. Saliamo sul tram: panche scomode, no aria condizionata. Del resto è il 1482. Nessuno skyline, parchi e giardini sono boschi e orti, le strade sono sterrate, l’acqua è ovunque! In corso Sempione la’Arco della Pace ancora non esisteva. Lo shopping borghese in Vincenzo Monti non era possibile, ma oggi A? un must! Scendete dal tram! Non perdete l’Ultima Cena a un passo da qui e la Casa degli Atellani : di fronte vi abitA? Leonardo. Poi di nuovo sul tram: che direbbe Leonardo se vedesse l’Ago in Cadorna? Sarebbe perplesso? In Cairoli scenderebbe per passare al Castello, quattro passi su via Dante e presto alla Biblioteca Ambrosiana con il Codex Atlanticus senza passare da Peck. Palazzo Reale con le sue mostre, poi Piazza della Scala, senza la stupenda Galleria, senza il celeberrimo teatro. Risaliamo sul tram e spingiamoci al capolinea, passando dalle mura di porta Nuova, in fondo a via Manzoni. Quanta acqua! Incrociamo un’arteria principale: A? la Cerchia dei Navigli. Proseguiamo verso la Stazione Centrale che esisterà solo intorno al 1930: da qui il bus 9, il tram delle mura Spagnole che verranno costruite intorno alla metà del 1500, arriva in Darsena e sui Navigli. Resta ancora una chiusa in funzione sul Naviglio Pavese, una conca con acqua in via Conca del Naviglio, e in zona Brera la Conca dell’Incoronata percorribile con la bicicletta, ormai asciutta. Chissà se Leonardo si sarebbe lasciato tentare dallo shopping alle fermate intermedie o dalle torri che dominano Milano: Branca, Unicredit, Velasca, il Dritto di Isozaki, la riserva di caccia del Bosco verticale.

l’idroscalo

Nato come bacino d’atterraggio per gli idrovolanti negli anni ’30, al termine della guerra il grande parco nei pressi dell’aereoporto di Linate è diventato in breve tempo? il mare dei milanesi, non solo per la possibilità di balneazione, ma soprattutto per l’opportunità di praticare numerosi sport d’acqua, dal canottaggio al windsurf, dalla canoa allo sci nautico e alla vela. Nel 1960 entra definitivamente nell’immaginario collettivo dei milanesi oltre che nella storia del cinema, quando Luchino Visconti gira proprio sulle rive dell’Idroscalo la scena più celebre del suo capolavoro, Rocco e i suoi fratelli. Storia, sport, cultura e svago si intrecciano attorno al bacino milanese, che in alternativa alle attività sull’acqua offre una serie di percorsi sia a piedi che in bicicletta nel vasto parco e nelle campagne che lo circondano, oltre naturalmente ai numerosi punti di ristoro, alle aree attrezzate per picnic, a docce e spogliatoi per chi pratica sport.

moda tour, lo shopping ti fa bella

Avete voglia di assecondare il vostro lato più fashion e glamour? Allora lasciatevi sedurre dai negozi milanesi dove il concetto di moda esce dai soliti schemi, alla scoperta di vestiti e accessori che parlano di voi e del vostro stile. Partite dalla scelta di un abito-scultura, simbolo della vostra eleganza e unicità: riservatevi un appuntamento presso la boutique, per acquistare le famose camicie-gioiello, vere e proprie opere d’arte per donne che vogliono essere inimitabili. Se l’ambiente giovane e informale fa per voi, vi basta spostarvi da Miki Thumb: un negozietto colorato e vivace in cui abiti, maglie e borse sono interamente realizzati in Lombardia. Lasciate che la voglia di evadere vi conduca poi da Gallia e Peter, dove Laura, modista creativa e moderna, veste le teste delle signore piA? eleganti di Milano. Acconciature, fascinator, velette e veli possono essere provati proprio accanto al laboratorio sartoriale, per essere certe di indossare un modello inedito e personale. E mentre vi aggirate per via Moscova, entrate anche nel mondo di MarinaC Home Couture Italiana. Qui lo shopping si fa per la propria casa, dal corredo di una volta alla biancheria fatta a mano e su misura, fino a lenzuola e tovaglie di pregiati tessuti. Dopo una pausa in Parco Sempione, correte in un luogo di culto per ogni donna. Da Manee troverete scarpe create su misura, con accostamenti di materiali e colori studiati per stupire e per stupirsi. Lungo la via Madonnina non resta che scegliere infine il gioiello adatto al look: Angela Caputi Giuggiù nel suo negozio milanese realizza sogni a forma di bijoux con combinazioni di materiali plastici e sintetici e con sfumature di colori che evocano suggestioni lontane come l’Oriente o luoghi magici come la scena di un teatro.

vintage 55

Una grande passione è alla base di questa storia. Il fascino del tempo, l’impronta di un vissuto, anche in un abito lascia un segno diverso, riconoscibile e unico. Un’azienda che nasce nel 2000 dalla semplice importazione di abiti usati made in Usa, per uso personale, e passa a un progetto più ambizioso, la produzione di un marchio oggi apprezzato anche da personaggi dello spettacolo. Uno stile che trae ispirazione dal passato, da vere e proprie icone che hanno fatto la storia del costume. Parliamo di mostri del cinema americano, come Steve McQueen, James Dean, Marilyn Monroe, Brigitte Bardot. Volti e immagini rubate a leggende della musica degli anni 60 e 70, come Jim Morrison o i Rolling Stones, sapientemente reintepretati da Vintage 55, per collezioni a edizioni limitate. E infine la scelta vincente di uno spazio in uno dei quartieri più pulsanti di Milano. Un ambiente scenografico, un vero palcoscenico della moda vintage, per tutti gli appassionati e non di questo stile.

spirit de milan

Situato in Bovisa, lo Spirit de Milan incarna alla perfezione l’anima della città, mettendo assieme gli ingredienti che hanno segnato la vita sociale del passato, la condivisione della mensa, il dialetto. Dal lavoro di squadra e dal contributo di molte persone nasce così un luogo unico, dall’identità definita, che permette all’anima di Milano di manifestarsi e alla comunità milanese di risvegliarsi al ritmo coinvolgente e frizzante dello swing. Le serate sono sempre cariche di energie positive, il divertimento è quello sano e puro, tipico delle cose semplici. La location è unica e suggestiva, si tratta di un’ex-cristalleria, dismessa da una quindicina d’anni, situata alla periferia di Milano, dove il tessuto urbano si articola tra spazi ex-industriali e snodi ferroviari, e rappresenta per i milanesi l’opportunità di riportare la vita sociale in una zona con grandi potenzialità e intrisa di storia. Tra i pregi della periferia la raggiungibilità anche per chi abita fuori porta. La zona è ben servita dai mezzi pubblici e offre ampi parcheggi.

trekking e food sul sentiero del Viandante

È il tratto di strada che congiunge Lecco ai principali centri della riviera lacustre Abbadia, Mandello, Varenna fino a Colico -, un’occasione suggestiva per godere delle bellezze artistiche, storiche, culturali e naturali situate lungo il suo percorso. Il Sentiero del Viandante è un’antica via situata a mezza costa che si inerpica dentro e fuori i centri abitati fino addentrarsi ai piedi della Valtellina (si potrebbe arrivare fino in Svizzera). Il percorso è di 45 km circa e si può frazionare in tre o quattro parti oppure lo si può percorrere, senza fretta, a seconda delle proprie possibilità. Questo camminamento antico interseca spesso la linea ferroviaria che congiunge Milano con Tirano, per questo, è possibile tornare al punto di partenza in treno senza dover percorrere a ritroso il sentiero. L’itinerario è comunque  accessibile in qualsiasi stagione. Il livello di difficoltà varia da semplice a medio, così che possa essere percorribile per tutti, ma non solo: lungo il tragitto si trovano locande e osterie dove ci si può rilassare e mangiare qualche piatto tipico della zona. Lungo il Sentiero del Viandante, a Varenna, è collocato il Castello di Vezio, torre di avvistamento storica da cui si gode un panorama mozzafiato sul lago e dove è possibile, nella stagione estiva, assistere a esercitazioni con falchi e rapaci e pranzare.

gli antichi cammini comaschi: la Strada Regia

Sono due i sentieri che partono da Como e si diramano lungo i lati del braccio comasco del lago, verso Bellagio e Menaggio: la Strada Regia e la Vecchia Regina. Il primo era un reticolo di mulattieri e che metteva in comunicazione tutti i paesi, consentendo agli abitanti della zona di spostarsi e incrementare così le proprie attività di commercio. Oggi è percorribile anche in bicicletta e mostra, a mezza costa, un panorama d’eccezionale bellezza. L’Antica Strada Regina, invece, è stata per secoli la principale via di comunicazione che metteva in collegamento il lago con il Passo dello Spluga e del Maloja in Svizzera. Qui vi transitavano commercianti, ma anche eserciti e viaggiatori, dando vita a numerosi scambi culturali e non solo. Tra Nobiallo e Rezzonico è situato il tratto che ancora oggi è il più apprezzato dagli amanti del trekking. Insomma, queste due cornici mostrano uno spettacolo naturale che affascina da centinaia di anni i visitatori italiani e stranieri (gli anglosassoni inserivano questo tratto del lago nel loro Gran Tour, soprattutto gli industriali del tessile che già effettuavano scambi commerciali in questa zona nota per le attività di tessitura e lavorazione della seta). Costeggiando l’Antica Regina, da Colonno a Cadenabbia per circa 10 km, si può praticare a piedi quella che ormai è conosciuta come GreenWay e che entra nella parte interna dei paesini lungo la costa.

il Versante Comasco

Lo stile romanico è assai diffuso nella zona comasca. Per chi ama camminare e visitare monumenti storici, l’itinerario degli edifici romanici è particolarmente suggestivo. Nella città di Como uno dei capolavori risalente a questo periodo storico San Abbondio, l’antica cattedrale di Como, capolavoro dei Maestri Comacini, costruita nel. Da non perdere sono gli affreschi del ciclo della Vita del Cristo al suo interno. Sempre a Como si trova la basilica di S. Fedele, nell’omonima piazza. Risalente al X secolo, la chiesa è ricchissima di opere d’arte come le acquasantiere di S. Eufemia, gli affreschi della fine del ‘300 e del primo’400 e molto altro ancora. Uscendo dal centro cittadino e andando sul colle Baradello si incontra la Chiesa di S. Carpoforo la cui costruzione viene fatta risalire al secolo XI. Porta Torre a Como fu, invece, costruita nel 1192 per dare supporto alle mura urbane. Fuori Como, a Ossuccio, esistono due chiese romaniche: la prima, nella località Spurano, all’interno dell’oratorio,  quella di S. Giacomo che ha il pregio caratteristico del campanile a Vela e numerosi affreschi al suo interno; la seconda, quella di S. Maria Maddalena, del XII secolo ed è legata all’Ospizio per i pellegrini. In fondo alla Val Perlana, da cui si accede a piedi passando da Ossuccio,  l’Abbazia di San Benedetto, composta da tre navate, divisa da pilastri, e con tre absidi, eretta intorno al 1080.

itinerari culturali sul versante lecchese

Lecco è considerata la città manzoniana per antonomasia, non solo perché vi è ambientato il romanzo storico I Promessi Sposi, ma anche perché vi ha sede la Villa Manzoni, dove il giovane Alessandro, trascorse molti anni della sua infanzia e adolescenza. Il Museo Manzoniano ha sede nella rinomata Villa Manzoni. La villa fu residenza della famiglia Manzoni per due secoli fino a quando venne venduta nel 1818 dallo scrittore alla famiglia Scola, che la mantenne inalterata fino agli anni ’60, quando fu ceduta al Comune di Lecco. In questa villa, Alessandro Manzoni trascorse quasi tutta l’infanzia e l’adolescenza. Al suo interno sono esposte diverse edizioni del romanzo e alcuni cimeli dello scrittore. Molto suggestive la Cappella di famiglia e le cantine. L’itinerario manzoniano, ispirato al romanzo de I Promessi Sposi, prevede visite, non solo alla villa di famiglia, ma anche all’Addio Monti e al convento di Fra’ Cristoforo nel rione di Pescarenico, alla casa di Lucia – nella parte alta della città. L’iconografia locale attribuisce lo status di abitazione a due diversi edifici -. Fuori Lecco, a Somasca,è collocato il castello dell’Innominato? che domina la parte di lago su cui si affacciano Calolziocorte e Olginate. Lecco e dintorni ricordano anche, per quei pochi che ancora non lo sanno, Leonardo da Vinci. Il genio toscano ha trascorso alcuni anni in questa zona, lasciando traccia del suo passaggio. Qualche studioso vede le montagne lecchesi in alcuni dei suoi paesaggi più noti, altri, invece, ascrivono proprio a lui l’invenzione del traghetto a mano (oggi ancora funzionante e che unisce Imbersago è situato sulla sponda lecchese dell’Adda (Villa d’Adda, in provincia di Bergamo). Da Lecco a Trezzo  fino a Milano è possibile percorrere le sponde del fiume Adda in bicicletta. L’itineraio è immerso in un percorso naturalistico di inestimabile pregio e fascino.

i grandi classici del lago

Quando si parla di Lago di Como, si pensa spesso alla fioritura primaverile di parchi e giardini. In questo caso non si può non visitare, anche una sola volta, Villa Balbianello a Lenno, oggi appartenente al Fai. La villa è situata sulla punta della penisola di Lavedo, un promontorio che si spinge nel lago e da cui si può assistere a un panorama incantevole. Molti la ammirano dalle imbarcazioni durante gli spettacoli pirotecnici estivi. Poco distante dalla villa, ha luogo la più grande isola del lago, l’isola Comacina, quella più piccola è quella Viscontea che si trova all’inizio del fiume Adda, a Lecco, all’inizio del rione di Pescarenico -. L’Isola Comacina, situata nel comune di Tremezzina, fu lasciata in eredità dal vecchio proprietario, Giuseppe Caprani al Re Alberto I del Belgio che la donò in seguito allo Stato Italiano e che la cedette, a sua volta, al Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Quest’ultima ha trasformato l’isola in una sorta di villaggio per artisti. Villa Carlotta, a Tremezzo, è conosciuta a livello internazionale come sede di un museo che ospita i capolavori del Canova, di Francesco Hayez e di altri prestigiosi artisti e per il suo rinomato giardino botanico. Villa Melzi si trova all’entrata di Bellagio, risale al 1810 e fu fatta realizzare dal duca di Lodi, Francesco Melzi d’Eril. L’edificio ha un aspetto sobrio ed elegante con un paesaggio circostante meraviglioso. Infine, il fascino retrò respirato nei film di Luchino Visconti, rimangono intatti all’interno delle mura  e nel parco di Villa Erba a Cernobbio dove il regista ha trascorso molto tempo -. Sede di eventi nazionali e internazionali, questa location rimane davvero unica e inimitabile.

tra sport di lago e di montagna in Valsassina

Il lago è il bacino che unisce l’intero territorio lariano ed è l’elemento che caratterizza sia il ramo comasco sia quello lecchese per le pratiche di sport acquatici più tradizionali, ma non solo: la Società Canottieri Lario G. Sinigaglia 1891 è presente a Como da più di un secolo. Punto di riferimento per il canottaggio, essa ha diplomato molti campioni mondiali. Anche il versante lecchese si difende bene con la Società Canottieri Lecco, nata quattro anni dopo quella comasca. Vela, canottaggio, canoa, nuoto, tennis e tennis tavolo: questi gli sport praticati e insegnati. Anche qui non è mancato il campione olimpico: Antonio Rossi. Il lago offre la possibilità di uscire con le imbarcazioni a vela, ma anche di praticare windsurf e kite surf molto rinomati il golfo di Par e quello di Colico -. La montagna, e in particolare la Valsassina, propone lo scii in inverno  rinomati gli impianti di Piani di Bobbio, Piani di Artavaggio, Pian delle Betulle e Alpe di Paglio e passeggiate e pedalate  per esempio, sulla pista ciclabile che unisce Barzio con Taceno in estate. Fabio Palma, Presidente dei Ragni di Lecco suggerisce tre itinerari di diverso livello di difficoltà, partendo dal più semplice: Zucco dell’Angelone che inizia dai Piani di Bobbio a Barzio; il Fantasma della libertà che si trova nel gruppo montuoso delle Grigne e si affronta partendo dall’ex rifugio Alippi ai Piani Resinelli e infine, i Dieci piani di morbidezza che si trova a Sasso Cavallo.

Le spiagge del Lago di Como

Il versante lecchese del Lago di Como, da qualche anno a questa parte, è balneabile, seppure sia vietato nuotare nelle zone immediatamente a ridosso del golfo di Lecco e lungo il fiume Adda. Molte sono le spiagge, attrezzate o naturali, dove è possibile recarsi per rilassarsi, fare bagni e praticare sport d’acqua. Uscendo da Lecco, dalla frazione Moregallo e fino a Bellagio, ma anche in direzione Colico, il lago è un insieme di insenature che accolgono bagnanti della zona, ma anche provenienti da altre città, in primis Milano. L’acqua, a seconda del fondale, può risultare molto scura quando il lago è profondo e ricco di alghe -, ma anche incredibilmente limpida e cristallina, tanto che in alcuni tratti sembra di immergersi in acque marine verdi smeraldo, come per esempio lungo la costa di Valbrona, prima di Onno. Sul versante nord del lago, in corrispondenza della Vecchia Regina, si susseguono numerose spiagge e camping per gli amanti delle tende, roulotte e camper. Anche il versante che sale da Lecco verso Colico offre numerose spiagge che brulicano di bagnanti in estate Abbadia Lariana, Mandello, Lierna, Dervio, Piona e Colico, dove si pratica abitualmente windsurf  e il sole tramonta dopo le otto di sera. Su tutte le coste A? possibile trovare sia spiagge libere sia attrezzate a pagamento.

LISA CORTI

Una festa di colori e tessuti preziosi accoglie il visitatore che varca la soglia del meraviglioso spazio di via Lecco, ricavato da un ex convento del Seicento. Un mondo fatto di mezzeri, trapunte, mandala, coperte di organza, cuscini, tende, arazzi, tovaglie e tanto altro. L’Oriente e il suo patrimonio culturale e creativo sono fonte di ispirazione inesauribile per Lisa Corti: in India scopre un mondo affascinante che alimenta la sua spiritualità, la sensibilità e il gusto per l’assoluto. Da lì provengono le mussole di cotone, le organze e i cotoni bianchissimi, i colori puri dai quali prendono vita i tessuti stampati a mano. Le collezioni Lisa Corti nascono in Italia e ogni pezzo viene realizzato in India da artigiani specializzati, che seguono ogni fase della produzione, dalla tessitura alla stampa con l’antica tecnica del block print. Con il tempo il progetto si è evoluto e la collezione per la casa si è arricchita di una linea garment composta da kaftani di organza, kurte in mussola finissima, gonne ghagra e camice  insieme a un’ampia gamma di accessori.

La doppia vita di Milano

Se ami la scoperta dell’inaspettato, se ti senti curioso, se ami il glamour ma pure il bucolico, se ti senti cittadino ma vuoi anche la campagna, allora Milano è il posto giusto. È questa la città che coniuga gli opposti. In un solo weekend, camminando tra vie cariche di architettura e shopping, si possono scoprire angoli di pace nascosti che brulicano di vita parallela. Meravigliosi cortili in ogni quartiere svelano il doppiofondo della città: in corso Venezia i giardini dei palazzi nobiliari come Palazzo Isimbardi e Casa Fontana Silvestri, fino ai Giardini di Porta Venezia; lungo le Cinque Vie e a Brera le botteghe di artigiani e antiquari e pret-a-porter, sul Naviglio Grande gli atelier di artisti e in Corso San Gottardo ciò che resta dei vecchi opifici. Il quartiere Isola è la zona di via Tortona racchiudono i luoghi del design e della creatività come il laboratorio di Costanza Algranti, a Lambrate si snodano le gallerie d’arte. Ma i cortili non sono solo luoghi dell’operosità o del bel vedere. In alcuni si può anche pranzare, magari sotto una pianta in fiore. Non facili da trovare, ma occasione da non perdere per un’esperienza tutta locale. Nella periferia sud della città, dove un tempo c’erano cascine e campi coltivati, abbazie e monasteri, si trovano alcuni dei ristoranti più suggestivi della città: Erba Brusca, Shambala4Cento. Ma il più antico e legato alla storia di Milano è sicuramente Al Garghet: una trattoria milanese doc il cui edificio risale al XIII secolo. Per chi invece ama la tranquilla comodità del centro città, la sorpresa arriva nel caotico Piazzale della Stazione di Porta Genova. Senza un suggerimento ci si lascia facilmente attirare dalle mille alternative che il quartiere offre, ma la vera gioia è al numero 3.

tra sport di lago e di montagna in Valsassina

Il lago è il bacino che unisce l’intero territorio lariano ed è l’elemento che caratterizza sia il ramo comasco sia quello lecchese per le pratiche di sport acquatici più tradizionali, ma non solo: la Società Canottieri Lario Sinigaglia 1891 è presente a Como da più di un secolo. Punto di riferimento per il canottaggio, essa ha diplomato molti campioni mondiali. Anche il versante lecchese si difende bene con la Società Canottieri Lecco, nata quattro anni dopo quella comasca. Vela, canottaggio, canoa, nuoto, tennis e tennis tavolo: questi gli sport praticati e insegnati. Anche qui non è mancato il campione olimpico: Antonio Rossi. Il lago offre la possibilità di uscire con le imbarcazioni a vela, ma anche di praticare windsurf e kite surf è molto rinomati il golfo di Par e quello di Colico -. La montagna, e in particolare la Valsassina, propone lo scii in inverno rinomati gli impianti di Piani di Bobbio, Piani di Artavaggio, Pian delle Betulle e Alpe di Paglio e passeggiate e pedalate per esempio, sulla pista ciclabile che unisce Barzio con Taceno è in estate. Fabio Palma, Presidente dei Ragni di Lecco suggerisce tre itinerari di diverso livello di difficoltà, partendo dal più semplice: Zucco dell’Angelone che inizia dai Piani di Bobbio a Barzio; il Fantasma della libertà che si trova nel gruppo montuoso delle Grigne e si affronta partendo dall’ex rifugio Alippi ai Piani Resinelli e infine, i Dieci piani di morbidezza che si trova a Sasso Cavallo.

MANTERO OUTLET

Mantero è uno di quei nomi che vengono associati immediatamente al Lago di Como. Azienda storica radicata sul territorio e, contemporanemente nota in tutto il mondo, Mantero nasce nel 1902 e già quattro generazioni si sono succedute al suo comando. Oggi si caratterizza come una struttura moderna, leader indiscussa nella creazione, produzione e distribuzione di tessuti e accessori tessili, maschili e femminili. Il foulard da sempre fa parte del suo core business. L’obiettivo è quello di soddisfare le esigenze dei clienti con la qualità dei prodotti, col savoir-faire e col rispetto dell’ambiente. Per questa ragione l’azienda ha inaugurato da qualche tempo una vera e propria boutique, chiamata Outlet per i prezzi altamente interessanti. Mantero è una di quelle realtà del Lario che ha da sempre resistito alla tentazione di delocalizzare la lavorazione avviene ancora all’interno dell’azienda, tanto che vengono organizzati dei tour per assistere alle operazioni di lavorazione della seta -. La modernità tecnologica di Mantero consente all’azienda oggi di stampare sia a quadro sia in digitale, con tecniche perfezionate e implementate senza sosta, senza dimenticare, però, il tradizionale con la tessitura. Insomma: il Made in Italy c’è ed è sul Lago di Como.

Il versante lecchese

Lo stile romanico è assai diffuso nella zona comasca e lecchese. Molte sono le chiese piccole e grandi  ma anche gli edifici appartenenti a questo stile. Per chi ama camminare e visitare momumenti storici, l’itinerario degli edifici romanici è particolarmente suggestivo, talvolta misterioso ma indubbiamente prezioso. Anche sul versante lecchese esistono dei monumenti e delle chiese risalenti all’epoca romanica, la prima delle quali si trova a San Pietro al Monte sopra Civate e prende proprio il nome di Chiesa di San Pietro al Monte e Oratorio di San Benedetto. La chiesa risale al XI secolo. Di pregio inestimabile gli affreschi del romanico italiano rappresentanti il trionfo del bene sul male con la sconfitta del drago a opera dell’arcangelo Michele. A Lavello di Calolziocorte, invece, ha sede il Convento e il Santuario di Santa Maria del Lavello, situato proprio a due passi dal fiume Adda. Il santuario conserva affreschi di pregio risalenti al XV, XVI, e XVII secolo. Infine, se guidate sulla nuova statale 36 costeggiando il Lago, il consiglio è di uscire a Piona dove troverete l’abbazia risalente al XI secolo donato ai monaci cistercensi nel 1937 che si occupano ancora oggi della manutenzione della struttura. A Corenno Plinio vale la pena fare un salto solo per ammirare il castello  costruito a partire dal X secolo e la chiesa parrocchiale dedicata a San Tommaso di Canterbury.